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Rivoluzionando il gioco aeronautico, Kask ha lanciato il suo ultimo secchio cerebrale, l'Utopia, in collaborazione con il Team Sky durante il calcio d'inizio di Down Under. Questa elegante aggiunta alla linea di caschi è pubblicizzata come il nido di zucca più aerodinamico mai realizzato da Kask.
Gli italiani hanno portato l'Utopia nella galleria del vento, confrontandolo con dieci caschi aerodinamici di prim'ordine sul mercato. La loro richiesta? L'Utopia può tagliare l'aria, facendo risparmiare al ciclista ben 6 watt alla velocità di 50 km/h rispetto al suo rivale più vicino.
Ma non è solo una questione di velocità. Kask ci assicura che non hanno sacrificato la ventilazione. L'Utopia sfoggia sei prese d'aria davanti e tre dietro, rendendola una compagna per tutto l'anno in qualsiasi clima. E non si tratta solo di aria calda: l'imbottitura Resistex Carbon allontana l'umidità, vantando vibrazioni antimicrobiche e antistatiche.
Dal punto di vista estetico, l'Utopia si trova a metà strada tra una S-Works Evade specializzata e una Giro Vanquish. Due sottili prese d'aria nella parte anteriore rendono omaggio al Vanquish, mentre il profilo laterale fa un cenno al clan dei caschi aerodinamici.
I velocisti del Team Sky hanno sconvolto l'Utopia al People's Choice Classic, con Chris Lawless che ha conquistato il sesto posto in uno sprint di gruppo indossando il casco. Carsten Jeppesen, responsabile delle operazioni tecniche del Team Sky, ha spiegato tutto, sottolineando il ruolo dell'Utopia nel bilanciare aerodinamica, sicurezza, comfort, traspirabilità e stile.
La brand manager di Kask, Ylenia Battistello, è intervenuta, esprimendo entusiasmo per il superamento dei confini dell'Utopia. Ha fatto un cenno ai loro atleti di talento e alle strutture di prim'ordine, assicurandosi che il casco sia l'apice della perfezione del design.